miércoles, 31 de agosto de 2016
martes, 2 de agosto de 2016
sábado, 4 de junio de 2016
viernes, 13 de mayo de 2016
Festival Lago "Premiata Forneria Marconi"
Buonasera Franz,
Sono Juan Mellado da Barcellona.
L’organizacione di BORNOS
festival 2010, ma domandato di chiederte per cortesía una intervista per la sua
publicazione. Anche mi sei domandato di
inviarte qq fotografie del palco in Bornos (Cadiz).
- Noi aspetiamo que la PFM cante tutti li branni in
italiano. Perfavore: Noi possiamo confiare - aspetare in questo? Anche River of
Life – Appena un poco ;-)
Ciao a tutti.
Siamo felici di poter tornare a suonare in Spagna. Amiamo molto il
vostro paese.
Certamente, canteremo in italano.
- Quale è il segretro de tante
buoni gruppi progresive in Italia?
L’Italia ha nella sua storia tantissimi grandi musicisti classici. Noi
tutti siamo cresciuti ascoltando Verdi, Rossini, Puccini ecc E’ normale quindi
avere assimilato e attinto dalla musica classica. Il progressive, che noi
chiamiamo musica immaginifica, è un insieme di musica classica, jazz, rock e
canzone popolare.
- Comme mai la musica progresiva
oggi non ha lo stesso interesse del pubblico come all'epoca d'oro degli anni?
Qual è la differenza sostanziale?
Pensiamo che sia dovuto al sociale. Un tempo tutti eravamo più
sognatori. Ora invece i giovani sono propensi alla singolarità dell’individuo e
non alla crescita comune.
- Come vedete il futuro della PFM
oppure della musica progresiva?
PFM avrà ancora futuro e tanti nuovi progetti. Siamo un team che crea
molte cose nuove e desideriamo portarle a compimento. E’ il segreto della
nostra “giovinezza”. Quando hai un sogno da realizzare sei giovane
PFM ha ancora tanti sogni
- Da quali gruppi vi sentite influenzati?
Prima di tutto, come ti
abbiamo detto, dalla musica classica, ma amiamo i King Crimson (non
dimentichaimoci che Pete Sinfield è stato un nostro importantissimo
collaboratore)
- Dopo tutte queste anni. Cosa ha
cambiato nella PFM?
Non tanto. Abbiamo sempre voglia di sperimentare. Siamo cresciuti ed
ora siam uomini ma dentro di noi ci sono ancora i cuori di noi ragazzi
-Come è possibile che in tutti
questi anni la vostra formazione sia rimasta immutata? A proposito, Nella
primavera 2006 Flavio Premoli lascia di nuovo la PFM ? Cosa è successo?
Siamo come parenti. Litiighiamo, ci amiamo, ma soprattutto suoniamo.
Quando abbracciamo i nostri srumeti scatta una strana alchimia che diventa
magia. Possiamo anche aver discusso ma sul palco é amore
Flavio Premli non aveva più voglia di andare in tour e se ne è andanto,
tutto qui.
- Conócete alcuni grupo di ROCK
ANDALUZ (Triana, Iman Califato, Mezquita, Granada. Ecc) oppure gruppi Della
Spagna?
Sinceramente non conosciamo i ruppi spagnoli ma ci iacerebbe
conoscerli. Conosciamo solo Pianeta Imaginario perché sono venuti in Italia a suonare
ed hanno chiesto al nostro management un aiuto.
- Siamo circa di JEREZ de la Frontera , dove sei nato
il flamenco. Escolta la PFM
flamenco in en qualcuna occasione?
Il flamenco è vitalità e al tempo stesso la vce dell’anima. Lo amiamo
molto. Iaia De Capitani, la nostra manager, lo ha anche studiato.
- Cosa ha fatto le nuove
tecnología al rock progressivo? Parlo a nivello instrumentazione, informatica,
ecc
Non usiamo le sequenze. Noi suoniamo ancora senza aiuto della
tecnologia. Siamo come artigiani della musica. Ci piace suonare solo con le
nostre mani. Certo, gli strumenti sono cambiati e migliorati ma il vero suono
progressive è quello vero, autentico, dei musicisti che sanno suonare e
improvvisare
- Cosa puoi dire del vostro
ultimo lavoro uscito nel 2010 “A.D. 2010 - La buona novella” Siete veramente
soddisfatti dei risultati ottenuti?
Sicuramente. Fabrizio De Andtré era un grande poeta. Scriveva testi
meraviglosi. La Buona Novella è stato un album che lui ha inciso nel 1970. Noi
facevamo ancora i session men ed abbiamo suonato per lui. E’ un concept album
che parla dei Vangeli Apocrifi, un tema molto importante.
Ora, come PFM, abbiamo arrangiato i brani (nel 1070 erano stati
arrangiati dal Maestro Reverberi). Poi abbiamo aggiunto 30 minuti di musica per
creare delle immagini uleriori alla storia scritta da De André. Immagini
musicali per sceneggiare la sua poesia.
Quest’inverno saremo intour nei maggiori tetari italiani proprio con
questo spettacolo.
- Come sta andando il progetto orchestrati "PFM in Classic” (da Mozart
a Celebration). Mozart, Rossini, Puccini, Beethoven e
tanti altri con l’Orchestra Sinfonica di Savona? Avrebbe dovuto esordire
nell'autunno del 2006 ma è stato rimandato. Come mai?
Sta procedendo benissimo e
nel 2011 finalmente lo presenteremo. L’orchestra di Savona non fa più parte del
progetto. Abbiamo avuto dei ritardi anche per questo.
- Come va la preparazione per il nuovo tour “Stati di Immaginazione 2”
Per ora non ci stiamo
lavorando ma è uno dei prossimi progetti
- Come va la vostra etichetta di
musica progressiva IMMAGINIFICA?
L’etichetta è di Franz e va molto bene. Ci sono veramente tanti giovani
interessati al prog
Grazie per avermi dato un po' del
tuo tempo!
Grazie a voi
Ci vediamo presto
PFM
Juan Mellado
sábado, 2 de enero de 2016
Modest Mussorgsky
“cuadros de una exposición
Era un hombre de familia noble y rica, vivía
feliz en las inmensas tierras del dominio familiar de Karevo.
Nació el 28 de marzo de 1839; siendo muy
pequeño su nodriza le sumergía noche tras noche en el mundo fantasmagórico de
las leyendas eslavos. Este hecho hizo que ya de adulto, conservara una
fascinación morbosa hacia todo lo colindante con lo sobrenatural; de ahí obras
como “Cuadros de una exposición” o “Una
noche en el monte pelado”.
A los diez años pasó a San Petersburgo para
estudiar en el colegio de San Pedro y San Pablo y después ingresó en la
Academia Militar. A los diecisiete años era teniente.
Era un hombre muy elegante y refinado, con
gran éxito entre las mujeres; hecho al cual no le sacó partido.
En los ratos libres que le dejaban los turnos
de guardia se dedicaba a la música; era un excelente pianista y hacía ya sus
pinitos como compositor. Un día se encontró con Dargomijsky un campeón de la
música rusa, y a partir de entonces la música le conquistó total y
definitivamente.
Abandonó la carrera militar y se puso a
estudiar la teoría y reglas de la armonía.
Se añadió al grupo de los cinco, donde se
exigía una música absoluta libre de todas las reglas tradicionales.
Al lado de Balakiref, César Cui, Borodin y
Rimsky-Korsakoff, continuó la obra comenzada por Glinka de renovar la música
nacional.
El decreto firmado en 1861 por el zar
Alejandro II aboliendo la esclavitud obtuvo el aplauso de Mussorgsky, pero
también supuso, como noble adinerado que era, su ruina. Al perder sus bienes,
obtuvo un cargo de subalterno en la administración pública. Era un hombre
enfermizo y borracho, falleció a la edad de 42 años en un hospital militar.
Esta obra “Cuadros de una exposición, decir
antes que nada que Mussorgsky la compuso para piano; y fue Maurice Ravel quien
la orquestó, la versión orquestada es la más conocida.
En principio se tituló “Suite Hartmann”, en honor a un pintor amigo llamado Víctor
Alexandrovich Hartmann, que murió a los 39 años, y como homenaje póstumo
Mussorgsky hizo esta obra, poniendo música a la exposición que como homenaje
póstumo se hizo también de parte de su obra pictórica.
Mussorgsky se recreó para componerlo en el propio
visionado de la obra, yendo de cuadro en cuadro en la exposición, de ahí que el
tema que se repite en los interludios sea el promenade (paseo).
Los cuadros de Hartmann que
conformaban la exposición eran los siguientes:
Gnomos: un gnomo alargando con sus pasos torpes sus piernecillas torcidas con aullidos y convulsiones.
Gnomos: un gnomo alargando con sus pasos torpes sus piernecillas torcidas con aullidos y convulsiones.
El viejo castillo: un castillo de la Edad Media ante el cual canta
un trovador.
Tullerías: en la alameda de un jardín, algarabía de niños jugando.
Bidlo: una carreta polaca con dos enormes ruedas, enganchada a dos
bueyes.
Ballet de los polluelos en sus cáscaras: imagen humorística de dos
polluelos festivos.
Dos judíos polacos: uno rico y arrogante, y otro pobre y plañidero.
El mercado de Limoges: unas mujeres discutiendo animadamente en un
mercado.
Catacumbas: se ve allí a Hartmann y dos sombras, visitando las catacumbas
a la luz de una linterna.
La cabaña de Baba-Yaga: una cabaña sobre patas de gallina y con
forma de reloj, donde vive esta bruja Baba-Yaga que destilaba filtros.
La gran puerta de Kiev: proyecto de construcción arquitectónica
rusa, con cúpula en forma de casco.
Una obra de tonalidad lánguida,
evocadora y nostálgica, esa nostalgia propia del romanticismo y que llevaba a
la desesperación; pero una obra de gran belleza.
Fue adaptada y arreglada para el
Rock, por un a de las bandas más relevantes e influyentes del género Emerson
Lake & Palmer, que mantiene el mismo título; añade eso si el último teme
del disco, creo recordar el corte 12, The nuctroker, que no es sino, una
melodía arreglada de uno de los tres grandes Ballets de Tchaikovky
concretamente el Cascanueces.
Recomiendo, que en los temas de
música clásica es muy importante; ya que pueden variar diametralmente, una
versión como no del mejor sello de clásica Deutsche Grammophon, con la
Filarmónica de Berlín dirigida en esta ocasión por Claudio Abbado (esta está
orquestada), tengo dos versiones más, una de harmony también bastante buena,
pero me parece la primera superior a todas las que he oído.
La versión rock, también muy
recomendable.
Rafael Rodríguez (que ustedes la
disfruten)
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